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Il progetto nasce dall’esigenza della committenza, in questo caso costituita anche dal progettista stesso, di realizzare un nuovo edificio bifamiliare in Via Carneri a Trento, sviluppato su un lotto di circa 600 mq, in una zona ai piedi di un bosco. Le due unità immobiliari sono poste una a sud-ovest e l’altra a nordovest. L’opzione progettuale è risultata tendente alla apertura in orizzontale piuttosto che in verticale, ottenuta mediante la movimentazione di pareti perimetrali, aggetti e coperture, ciò per “ridimensionare” in qualche modo la ridotta volumetria dell’edificio conseguente dai parametri urbanistici applicabili. La forma dell’edificio risulta comunque essere abbastanza regolare, a parte in concomitanza del vertice sud-ovest, dove si è realizzato un corpo rientrante, caratterizzato da due ampie vetrate e da una prima copertura a falda. Le soluzioni architettoniche sono state accompagnate anche da una mirata scelta dei materiali e dei colori utilizzati mentre quelle costruttive adottate sono state tutte rivolte ad ottenere un edificio a basso consumo, ottenendo una certificazione energetica globale dell’edificio in CLASSE A. La struttura portante dell’edificio è stata realizzata con struttura a pilastri in c.a., solaio in lastre prefabbricate tipo predalles per il solaio tra garage e piano terra, solaio in laterocemento tra piano terra e primo e tetto in legno lamellare. A partire dalla progettazione statica della struttura si è tenuto conto dell’utilizzo del Lecablocco Bioclima Zero27p Portante, utilizzato sia per la sua funzione statica in alcune pareti portanti (rivolte verso ovest), sia per le sue ottime caratteristiche di isolazione termica e acustica. Per questo i pilastri perimetrali sono stati progettati di spessore pari a 25 cm in modo da poter essere complanari con la parte portante del blocco (di spessore pari a 24,5 cm) ed essere isolati verso l’esterno dal pannello isolante in polistirene con grafite e relativa tavella di protezione. La tavella isolata è stata utilizzata per eliminare tutti i ponti termici in prossimità anche di camini e dei cordoli in c.a. dei solai. Per aumentare le caratteristiche termiche delle murature è stata utilizzata anche la malta Leca M5 Supertermica. Alla fine dei lavori, gli obiettivi di funzionalità degli spazi, armonia architettonica e tenuta termica si possono dire pienamente raggiunti.